I 7 fattori della crescita aziendale

Pensare alla crescita in tempi di pandemia può sembrare inadeguato. Ma se si guarda la crisi come un shock di svolta grazie al quale rivalutare la propria azienda, le sue funzioni e gli obiettivi a lungo termine, allora è possibile sbloccare del potenziale inutilizzato per crescere. Per riuscirci può aiutare un framework.

Il framework di cui vi parlo è stato sviluppato da EY e si chiama 7 Drivers of Growth, i sette componenti o fattori della crescita appunto. Sostanzialmente aiuta a capire che gli investimenti di tempo, soldi ed energie dovrebbero essere distribuiti nelle 7 aree indicate; spesso invece ci si concentra solo su alcune di queste tralasciando il resto.

Le aziende che vogliono puntare al successo, o che vogliono sbloccare del potenziale nascosto, dovrebbero analizzare uno per uno i seguenti punti, valutare le capacità attuali rispetto a ciò che si vuole raggiungere nel futuro.

#1 Clienti

Il cliente al centro prima di tutto. Le migliori aziende sono quelle customer centric, il cliente come punto di partenza di tutto, i suoi bisogni e desideri al centro.

È il modo più semplice per ottenere un vantaggio competitivo: conoscere bene i propri clienti, così da essere in grado di anticipare le loro esigenze future, fornirgli la migliore esperienza e costruire fiducia. È ciò che getta le basi per una crescita a lungo termine.

Questo focus, questo desiderio di conoscenza del cliente deve essere continuo, insaziabile, ma attenzione a focalizzare la propria attenzione solo su dati “classici” come aspetti demografici o interessi. Spesso questi dati possono portare a decisioni errate frutto di correlazioni sbagliate. Per conoscere i clienti bisogna parlare con loro, se non al telefono o di persona attraverso sondaggi, recensioni, commenti; tutto ciò che ci aiuti a rivelare le loro vere ragioni di acquisto e dunque i loro bisogni.

#2 Persone

Dietro le società ci sono le persone che le guidano, che creano prodotti e servizi, che si occupano dei clienti.

Nell’era odierna, focalizzata più sui servizi che sui prodotti, le aziende che vincono sono quella capaci di attrarre, coltivare e mantenere i talenti. Per riuscirci bisogna definire e trasferire bene vision e cultura dell’azienda alla proprie persone, magari collegandole alle prestazioni e ai premi.

Occorre creare un ambiente che valorizzi le diversità, che permetta ai singoli di crescere e sviluppare il proprio potenziale, che consenta l’innovazione per una guida del business in tempi incerti.

#3 Tecnologia

La tecnologia può trasformare le aziende. Se implementata correttamente consente di prendere decisioni migliori, più veloci e più intelligenti che rispondono meglio alle esigenze mutevoli dei clienti. Ma attenzione a pensare che sia questa quella che guida la famosa trasformazione digitale.

Come dice un mio caro amico (e il suo bel metodo di cui parleremo in un altro post) “La tecnologia è sempre uno strumento a supporto di una strategia”. Uno strumento da utilizzare perché attuale, diffuso e potente.

Oggi stiamo assistendo ad una spinta tecnologica forzata dalla pandemia. Moltissime aziende ne stanno scoprendo i vantaggi, le opportunità e le sfide. Le nuove tecnologie stanno cambiando il modo in cui i clienti trovano e si relazionano con le aziende, creando nuovi modelli di business.

Le aziende che vincono non sono quelle che scelgono le tecnologie di ultima generazione (ne vediamo tante lanciare messaggi con parole come intelligenza artificiale, automation, analytics, cloud senza neppure saperne il significato), piuttosto sono quelle che identificano, capiscono e imparano ad usare quelle giuste per la propria strategia.

In fondo l’obiettivo della tecnologia è sempre stato quello di facilitarci la vita.

#4 Modello Operativo

Il modello operativo di un’organizzazione è il collegamento tra l’intento strategico e l’esecuzione. Migliore è l’allineamento maggiore sarà la capacità di successo dell’azienda.

Come migliorarlo allora? Focalizzandosi sui dettagli di ogni aspetto del business, essendo flessibili per mutare e stare al passo con il mercato (visti i tempi soprattutto) ma soprattutto scegliendo con cura le persone che gestiscono le operations, la loro mentalità deve essere flessibile e perfezionista.

#5 Finanza

Qualsiasi azienda necessità di fondi per crescere e il modo in cui questi vengono gestiti ne determina spesso il suo futuro.

Anche in questo caso è bene legare la strategia all’approccio finanziario da seguire, magari trasformando il ruolo del classico CFO (se presente) in un consulente economico che aiuti a prendere decisioni strategiche per migliorare le performance aziendali.

Spesso è difficile trovare il tempo per queste attività strategiche, ricordatevi che anche in questo caso la tecnologia può essere un alleato: rendicontazioni, report per management e investitori, o altre operazioni finanziarie, trovate il modo di automatizzare il più possibile.

#6 Transazioni

Le strade per la crescita sono sostanzialmente due: la crescita organica e quella inorganica. Le aziende di successo capiscono presto che è fondamentale installare il secondo motore della crescita: fusioni, acquisizioni, alleanze strategiche o comunemente crescita inorganica.

In tempi incerti è essenziale trovare partner strategici, capaci di sbloccare questa via e consentire una crescita esponenziale. Se vi incuriosisce parliamone!

#7 Rischi

L’ultimo dei fattori identificati da EY nel suo framework è la gestione del rischio. Esiste una forte correlazione tra la capacità di gestione del rischio e la crescita dei ricavi e profitti.

Le migliori aziende trovano il giusto livello di assunzione dei rischi per affrontare il cambiamento verso una crescita sostenibile.

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Registrati con l’account LinkedIn alla piattaforma Velocity di EY, potrai valutare lo stato attuale dell’azienda per ogni indicatore (e sotto-indicatori) così da identificare le aree di miglioramento.